lunedì 22 ottobre 2012

Giovedì 25 Ottobre
al Csa Intifada
ore 22.00
Proiezione del Film
*to Rome with Love*
Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penelope Cruz, Judy Davis.Titolo originale Nero Fiddled. Commedia, durata 111 min. – USA, Italia, Spagna 2012
 
 Jack e Sally sono una coppia di studenti americani a Roma, in attesa dell’amica di lei, Monica, un’attrice in erba con la fama della seduttrice seriale. John è un famoso architetto, di ritorno nella città eterna dopo trent’anni, che rivede in Jack se stesso da ragazzo e tenta inutilmente di metterlo in guardia rispetto a Monica. Anche Hayley è giovane e americana: innamoratasi di Michelangelo, figlio di un impresario di pompe funebri, convoca i propri genitori in Italia per far conoscere le famiglie. Insieme al padre regista d’opera in pensione e alla madre strizzacevelli, arriva a Roma anche una coppietta di Pordenone che finirà separata per un giorno da un turbine di equivoci. Ultimo è Leopoldo Pisanello, che diverrà per qualche tempo il primo, per la girandola della ribalta, il capriccio di una fama che è pura illusione e come viene se ne va.
Vorrebbe, forse, essere un film felliniano, To Rome with love , ma è soprattutto un film stanco. Allen finge di avere in mente Lo Sceicco Bianco o i quadri eterogenei, chiassosi e umilianti di “Roma”, ma in verità non fa che citarsi addosso, senza trovare idee nuove e persino senza approfondire le vecchie, senza investire in alcun modo nell’impresa, quasi fagocitato dalle sabbie mobili dei topoi narrativi più facili – il vigile urbano che apre e chiude il decamerone di storielle morali, le donne baffute in veste da casa, la star della tivù che lusinga la ragazzina di provincia -, proprio lui che è sempre fuggito da qualsiasi clichés non fosse di sua invenzione.
Si vorrebbe credere, allora, che guardi volontariamente ad un cinema del passato, come ha fatto altrove, come ad un rifugio nostalgico, ma è presto chiaro che così non è, al contrario: dal “fantasma” di Alec Baldwin alla nevrosi istrionica di Ellen Page, sono pezzi delle sue stesse opere che qui ritornano senza ossigeno vitale, come rovine di un’età ispirata ma antica (con tutto che questo episodio “americano” è forse il più riuscito, nel suo essere un classico del repertorio del regista, affidato ad un trio di giovani).
Certo il colpo d’occhio dello straniero sui costumi della capitale è da maestro di sintesi e cinismo, tutti gesticolano, spuntano i nani e le ballerine, realtà e finzione si confondono come nei Pagliacci – il cui allestimento ironico rappresenta l’unica trovata geniale del film – ma il resto è irrimediabilmente sciatto, abbozzato, per lo meno di seconda mano. Mai così povero, pur nell’abbondanza di personaggi e situazioni. Quando Benigni si cala i pantaloni, per dirla con Leoncavallo: “la commedia è finita”, il delitto è compiuto
.

martedì 16 ottobre 2012

Giovedì 18 Ottobre
al Csa Intifada
alle ore 22.00
Proiezione del Film

*Iron Sky – Saranno nazi vostri*

Un film di Timo Vuorensola. Con Julia Dietze, Gotz Otto, Christopher Kirby, Tilo Prückner, Stephanie Paul. Titolo originale Iron Sky. Azione, Ratings: Kids+16, durata 93 min. – Finlandia, Germania, Gran Bretagna 2010.
 
2018. Sulla faccia della Luna, sin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, si è installata una colonia di nazisti che ora sono quasi pronti per invadere la Terra. Manca però un elemento che garantisca l’energia necessaria. Questo viene trovato grazie alla missione inviata sul satellite lunare dalla Presidente degli Stati Uniti in cerca di rielezione. A bordo del LEM c’è un astronauta di colore, James Washington, che ha con sé un cellulare. La sua cattura fornisce al rampante ufficiale Klaus Adler l’occasione giusta. Andrà sulla Terra a cercare la tecnologia necessaria per l’attacco e poi diventerà il Fuhrer con potere assoluto.
Lo sconosciuto regista finlandese Timo Vuorensola (che si era già fatto le ossa con un lungo video parodia della saga di Star Trek) raggiunge le sale con questo suo primo lungometraggio e fa centro al primo colpo. Realizzato grazie a una coraggiosa formula produttiva che ha visto i fan del progetto partecipare ai finanziamenti, il film non ha nessuno dei difetti dei prodotti a basso costo anche sul piano degli effetti speciali. L’energia che i nazisti cercano per conquistare la Terra il film la trova nell’ironia dissacrante che non risparmia niente e nessuno. Non rinuncia a un irridente omaggio all’amato Star Trek ma ci immerge in un’atmosfera che sembra creata dal Tim Burton di Mars Attacks! e che, al contempo, rimanda al John Landis dei tempi d’oro quando nulla e nessuno sfuggiva agli strali del creatore di Animal House. Perché se qui i nazisti sono ‘cattivi’ come da cliché e si dotano di un’arma letale che viene chiamata wagnerianamente “Götterdämmerung” gli americani non scherzano. Hanno una presidente alla Sarah Palin pronta a tutto e la sua responsabile dell’immagine non le è certo da meno. Non è un film che possa piacere al Tea Party questo di Vuorensola anche perché mostra come i più velenosi concetti nazisti possano camuffarsi in formule populistiche che di democratico non conservano più nulla.
Dal nero albinizzato al Fuhrer ormai in disarmo di Udo Kier passando per una suffragetta del Quarto Reich passibile di redenzione, il film non concede un attimo di pausa. Che si tratti di azione oppure di argute citazioni cinefile (impagabile la sequenza del mappamondo da Il grande dittatore di Chaplin spacciata per i rampolli nazi come un cortometraggio glorificante Hitler) Vuorensola mostra come si possa citare (vedi anche alcune scenografie alla Brazil) senza per questo mancare di originalità.

venerdì 12 ottobre 2012

RICORDIAMO CHE QUESTO FINE SETTIMANA
 RESTEREMO CHIUSI
PERCHÈ PARTECIPEREMO ALL'INIZIATIVA 
TERRE RESISTENTI
 

martedì 9 ottobre 2012

Giovedì 11 Ottobre
al Csa Intifada
ore 22.00
Proiezione del Film
*MONSIEUR LAZHAR*
Un film di Philippe Falardeau. Con Fellag, Sophie Nélisse, Danielle Proulx, Jules Philip, Émilien Néron Titolo originale Bachir Lazhar. Drammatico, durata 94 min. – Canada 2011. -


 
Bachir Lazhar, immigrato a Montréal dall’Algeria, si presenta un giorno per il posto di sostituto insegnante in una classe sconvolta dalla sparizione macabra e improvvisa della maestra. E non è un caso se Bachir ha fatto letteralmente carte false per avere quel posto: anche nel suo passato c’è un lutto terribile, con il quale, da solo, non riesce a fare i conti. Malgrado il divario culturale che lo separa dai suoi alunni, Bachir impara ad amarli e a farsi amare e l’anno scolastico si trasforma in un’elaborazione comune del dolore e della perdita e in una riscoperta del valore dei legami e dell’incontro.
Il film è un racconto semplice, sia dal punto di vista della struttura che dell’estetica, assolutamente naturalistica, ma suscita emozioni forti perché sembra uscito da un passato più autentico, incarnato dal personaggio del titolo, che delle nuove locuzioni per l’analisi logica non sa nulla ma conosce la sostanza, quella che non muta. Un passato, soprattutto, in cui l’insegnamento era anche iniziazione e cioè trasmissione di una passione prima che di un sapere e in cui l’abbraccio tra maestro e bambino, così come lo scappellotto, non era proibito ma faceva parte di un relazione profonda, che non poteva non contemplare anche le manifestazioni fisiche. Monsieur Lazhar è dunque un film commovente, non pietistico né moraleggiante, che riflette sulla perdita ma fa riflettere anche noi su cosa ci siamo persi per strada.
Le istanze sociali, quali il rischio di espulsione del maestro dal paese o la solitudine famigliare di molti bambini, contribuiscono al clima del film ma non sgomitano per emergere là dove non servono. Il cuore del film resta la relazione tra i bambini -Alice (Sophie Nelisse) in particolare- e il maestro, ovvero l’incontro con l’altro, la scoperta reciproca delle storie personali che stanno dietro un nome e un cognome sul registro, da una parte e dall’altra della cattedra. È questa simmetria, infatti, che, se inizialmente può suonare un po’ meccanica, diviene poi responsabile della forza e della bellezza del film, specie perché il regista e sceneggiatore Philippe Falardeau non pone tanto l’adulto al livello dei bambini quanto il contrario. Posti di fronte alla necessità di superare un trauma che alla loro età non era previsto che si trovassero sulla strada, gli alunni di Bachir sperimentano il senso di colpa, la depressione e la paura esattamente come accade all’uomo, nel suo intimo.
Insegnando ai bambini e a se stesso a non scappare dalla morte, Lazhar (si) restituisce la vita.

martedì 2 ottobre 2012

 Ri*Apertura 
*Osteria Sociale Otro Mundo*
+
Concerto
**TAMALES SOUND INSISTENT!**



dalle 19.00 Aperitivo @OtroBar
dalle 20.00 Cena Bio-StraBio a cura 
dell' Osteria Sociale OTRO MUNDO
...a breve il menù
dalle 22 Concerto dei *TAMALES SAUND INSISTENT!*


Ogni Venerdì, Sabato e Domenica l'osteria Sociale OTRO MUNDO offre meravigliose cene con un ampio menù, dove poter trovare piatti della tradizione toscana e non, che si avvalgono delle materie prime provenienti da piccoli produttori locali, fra cui quelli del Gruppo d'Acquisto Solidale. Il tutto accompagnato da buon vino, anche questo frutto dei viticoltori del nostro territorio.

lunedì 1 ottobre 2012

Giovedì 4 Ottobre
al Csa Intifada
ore 22.00
Proiezione del Film
 *CHEF*
Un film di Daniel Cohen. Con Jean Reno, Michaël Youn, Raphaëlle Agogué, Julien Boisselier, Salomé Stévenin. Titolo originale Comme un chef. Commedia, durata 84 min. – Francia, Spagna 2012.


 
Jacky è un cuoco dai gusti raffinatissimi costretto a misurarsi con taverne e bistrot parigini dove i clienti consumano solo cibo mordi e fuggi. Licenziato dall’ennesimo ristorante, trova un impiego come imbianchino in una casa di riposo per riuscire a sostenere le esigenze della compagna, incinta e prossima al parto. La sua attitudine per la nouvelle cuisine lo porta tuttavia a intromettersi continuamente nella cucina e nelle ricette per gli anziani, tanto da attirare l’attenzione di Alexandre Lagarde, famosissimo chef in crisi di ispirazione. Oppresso da un giovane imprenditore che minaccia di portargli via il suo ristorante, Lagarde offre a Jacky l’opportunità di lavorare al suo fianco per continuare a far brillare le stelle del suo gourmet.
Come si cucina una commedia europea non troppo speziata e adatta ai palati di tutto il mondo? Si prende un protagonista geniale e incompreso, gli si affianca un mentore in crisi di ispirazione e li si serve su un letto di valori positivi come amore, famiglia e difesa della tradizione. Et voilà, ecco la ricetta del perfetto prodotto da esportazione: abbinabile con ogni tipo di salsa e idealmente declinabile in un’infinità di remake, proprio perché basata sui piaceri primari della gastronomia contro ogni forma di vacua sofisticazione.
Per Chef andare contro il sofisticato significa prima di tutto impastare una sceneggiatura semplice e appetibile e farla lievitare grazie alla popolarità trasversale di Jean Reno e alla notorietà televisiva di Michaël Youn. I due attori funzionano piuttosto bene come abbinamento finché il film si attiene alle portate principali (l’amicizia maschile, la sfida a mantenere il prestigio culinario), ma tendono a farsi incolore negli elementi di contorno (dissidi romantici; siparietti farseschi).
Tipica rappresentazione di un cinema “da asporto”, facile e veloce da consumarsi, Chef, al contrario di quanto racconta, preferisce i gusti semplici agli accostamenti arditi, i sapori edulcorati a quelli veraci. E si accompagna rigorosamente con un bicchiere d’acqua fresca.

domenica 23 settembre 2012

*SUPERMEGARIAPERTURA*
dell'
**OSTERIA OTRO MUNDO**
per
*VENERDì 5 OTTOBRE*

.........stay tuned!!